Di Daniel Filoni Donald Judd nel suo studio newyorkese. Prima di iniziare queste riflessioni, desidero considerare alcuni motivi che mi hanno spinto a riflettere su questi argomenti, dal momento che, a causa delle teorie e delle prospettive avanzate negli ultimi anni, la questione risulta complessa. Dappertutto, sulla scia dell´irrompente moda neo-avanguardistica, già dai primi anni del Novecento, il ruolo dell´artista è stato declassato, pertanto una riflessione al riguardo risulta necessaria, per cercare di trovare una soluzione alternativa all´impasse radicale di questa prospettiva. Cercare di attenuare questa posizione di subordinazione e di declassamento dell´artista, infatti, sembra il compito che oggi deve proporsi la riflessione estetica se vuole tentare di salvare l´universo dell´arte dall´esclusivo predominio degli oggetti e delle cose. Però questa prospettiva oggettuale non e´l´unica che è apparsa nella seconda metà del Novecento. É come se negl...
"Noi “demoni”, “banditi”, “feccia dell'umanità” cerchiamo di approfondire la nostra preparazione e di approntare armi e munizioni per le lotte future. La politica è studio: odiare a morte i politicanti da strapazzo e la loro ciarlataneria. La scienza non deve essere uno svago egoistico: coloro che hanno la fortuna di potersi dedicare a studi scientifici devono anche essere i primi a mettere le loro cognizioni al servizio dell'umanità: “Lavorare per il mondo”. Karl Marx