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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

L'artista e la produzione di opere d´arte. A proposito di Harold Rosemberg e di Donald Judd.

Di Daniel Filoni  Donald Judd nel suo studio newyorkese. Prima di iniziare queste riflessioni, desidero considerare alcuni motivi che mi hanno spinto a riflettere su questi argomenti, dal momento che, a causa delle teorie e delle prospettive avanzate negli ultimi anni, la questione risulta complessa. Dappertutto, sulla scia dell´irrompente moda neo-avanguardistica, già dai primi anni del Novecento, il ruolo dell´artista è stato declassato, pertanto una riflessione al riguardo risulta necessaria, per cercare di trovare una soluzione alternativa all´impasse radicale di questa prospettiva. Cercare di attenuare questa posizione di subordinazione e di declassamento dell´artista, infatti, sembra il compito che oggi deve proporsi la riflessione estetica se vuole tentare di salvare l´universo dell´arte dall´esclusivo predominio degli oggetti e delle cose. Però questa prospettiva oggettuale non e´l´unica che è apparsa nella seconda metà del Novecento. É come se negli ul