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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Dall'esperienza religiosa alla poesia.

Questa breve relazione vuol essere un piccolo omaggio a quella figura straordinaria, di estrema eleganza umana e intellettuale, che è stato Maurizio Taddei.   Raffaello, Poesia, Stanza della Segnatura. Oggi, 26 ottobre 2001, è trascorso un mese e mezzo dall’attentato alle Twin Towers di New York. E dovunque leggiamo sui giornali, o ascoltiamo per televisione, discorsi che considerano la guerra, lo scontro attualmente in corso, come una guerra (o scontro) di civiltà. Anche se in questa forma estrema si tratta di uno slogan più che di una prospettiva critica meditata, l’idea che si sia di fronte a uno scontro di civiltà ha un proprio fondamento. In qualche misura, un problema esiste realmente. Non è un caso se si può individuare una risposta abbastanza unitaria del mondo occidentale rispetto a quello dell’Islam, all’Islam nelle sue forme più variegate, che sono molto diverse tra loro e che, ovviamente, non si identificano soltanto coi talebani, come si è portati a pensare in

La nave

Una nave appena salpata che senza fretta spumeggia sulle acque, lasciandosi alle spalle il grigiore del porto appena abbandonato. Una nave grande, in legno di abete, costruita con maestria, proprio come si faceva un tempo. Attorno ad essa una foschia leggera che la avvolge sottilmente, ma senza ottenebrarla. Il cielo di sopra è grigio e non sembra felice dell'aria che lo circonda. Dei gabbiani intanto volteggiano in semicerchi, formando arabeschi non decifrabili. La nave è bella; la nave confonde l'occhio e la visione. Su di essa alcuni marinai con divise bianco-azzurre, passeggiano sulla grande stiva, scambiandosi di rado parole e riflessioni. Questi marinai, abituati al viaggio come alla visione, hanno un corpo statuario, occhi che dardeggiano, un'eleganza innata nel portamento. Sono belli e maledetti questi uomini del mare. Nessun però li può ben capire, nessuno può esplicitare la magia dei loro sguardi. N

Lo gnosticismo

In ragione della sua evidente attitudine sincretistica, lo gnosticismo è stato spesso interpretato come un aggregato di dottrine eterogenee, un amalgama all’interno del quale risulterebbe dominante un dualismo di origine greca che parassitariamente si innesterebbe come eresia sul nascente cristianesimo, deformandone l’originario kerygma storico verso una deriva mitizzante o pseudofilosofica, comunque nella direzione di un’ellenizzazione radicale. In alternativa, lo gnosticismo è stato identificato come un fenomeno di quel magmatico sommovimento teologico che, avviato da preesistenti tradizioni orientali, iraniche in particolare, o giudaiche eterodosse (o samaritane), sarebbe all’origine della stessa teologia del Nuovo Testamento. Comunque, in se stessa, a prescindere dal suo adattamento cristiano, la Weltanschauung gnostica sarebbe indipendente dal cristianesimo. Al contrario, ritengo che lo stesso dualismo gnostico sia concepibile soltanto a partire dalla fede nel Cristo crocif