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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Kerop e Suzan. Una storia quasi normale.

d i Daniel Filoni Una luce brilla la sera davanti alla finestra del mio scrittoio, illuminando la stanza di fronte del palazzo in cui vivo fino al mattino. In questa camera abitavano da quaranta anni Suzan e Kerope, i quali vivevano, tranquillamente, una vita serena. Ma quella stanza totalmente illuminata brillava all´insegna di sventura. La storia di Suzan e Kerop è apparentemente una storia comune; una di quelle storie che puoi ascoltare in qualsiasi parte del mondo. Però, a bene vedere, questa storia fa nascere un insieme di pensieri che andrebbero approfonditi. Non è molto tempo che io e mia moglie abbiamo fatto conoscenza di due amabili vecchi. Da quando ci siamo trasferiti qui nella nostra attuale casa, subito ci siamo accorti della presenza di due vicini particolari. Suzan e Kerop sono Armeni, ma da tantissimo tempo vivono qui a Buenos Aires, dove si sono conosciuti e si sono innamorati. Kerop e Suzan non avevano figli. Avremo modo di tornare più tardi a parlare del

Dialogo di un docente e dei suoi studenti.

Di Daniel Filoni Palermo. Nei pressi del mercato della Vucciria, in una scuola, un docente discute con gli studenti di una sua classe di alcune importanti questioni educative. Docente : Buongiorno, ragazzi. Come state? Studenti: ( in coro ) Bene. D : Prima di iniziare la lezione di oggi, voglio discutere con voi di un argomento che interessa e stimola la riflessione. Che cosa ne pensate? ( La maggior parte dei ragazzi già sghignazza all´idea di perdere minuti di lezione ). Studente : Ci piace discutere con lei, prof. Studentessa : A volte, è importante rivolgere lo sguardo alle urgenti questioni che ci circondano, dal momento che a scuola, troppo spesso, ci ritroviamo schiacciati dallo studio memnonico dei programmi che ci vengono imposti dal ministero dell´istruzione... Smettiamola di perdere di vista la complessità della realtà che ci circonda! Apriamo, invece, gli occhi verso ciò che è attuale... D : Sarebbe ottimo alternare alcune ore di dibattito a

Alcune riflessioni a proposito del Cile e dei cileni.

Di Daniel Filoni Quando si parla del Cile e dei cileni, secondo il senso comune, oggi, si è soliti pensare a un paese ed a una popolazione nati prevalentemente dal seme fecondante dei conquistatori occidentali, i quali una volta preso possesso di questo territorio hanno sottomesso e schiavizzato le popolazioni native americane, influenzando e cambiando il loro modo di vivere e di pensare. Con questo articolo mi propongo, al contrario, di mostrare quanto invece la situazione sia più complessa e multiforme. Non solo è sbagliato parlare in termini unilaterali di dominio e schiavizzazione da parte dei conquistadores sugli indigeni nativi, ma, alla luce di osservazioni, intuizioni e riflessioni più attente, si potrebbe sostenere che tra i conquistatori e gli schiavi, invece, si sia creata, anche se inconsapevolmente da parte degli occidentali, una compenetrazione di culture, valori e sentimenti provenienti da entrambe le parti. Sicché il Cile oggi più che il prodotto esclusivo delle