PARTE PRIMA Giacinto, questa volta, ce l’aveva fatta. Trovato con Mirella un appartamento in centro, vi si era stabilito definitivamente. Era grande e grosso Giacinto, e, nonostante avesse un viso poco intelligente nella vita e anche negli affari ci sapeva fare. Così le sue occupazioni avevano iniziato a fruttargli molti soldi. Durante il lavoro, nel suo ufficio, maneggiava ogni sorta di carta e schedario, appuntando, stabilmente, il fatturato del mese su uno di quei taccuini; e tra giri loschi e facili guadagni racimolava somme considerevoli. Mirella era tutta una gioia quando Giacinto le faceva regali. E, diciamola pure, Giacinto, da par suo, non era per nulla dispiaciuto nello spendere il proprio denaro per contentare e far sorridere la donna che amava. Benché Giacinto ostentasse duttilità pratica e fiuto per gli affari, non possedeva tuttavia conoscenze degne di nota. Anzi, tutt'altro. Anche se si vantava di conoscere la storia, la letteratura e anc...
"Noi “demoni”, “banditi”, “feccia dell'umanità” cerchiamo di approfondire la nostra preparazione e di approntare armi e munizioni per le lotte future. La politica è studio: odiare a morte i politicanti da strapazzo e la loro ciarlataneria. La scienza non deve essere uno svago egoistico: coloro che hanno la fortuna di potersi dedicare a studi scientifici devono anche essere i primi a mettere le loro cognizioni al servizio dell'umanità: “Lavorare per il mondo”. Karl Marx