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Tintoretto. Un'epifania al quadrato

                                                                                                             Di Daniel Filoni

 
   
Le opere d'arte ci stupiscono. Proprio alcuni giorni fa mi sono imbattuto in un'opera del Tintoretto. 
Una volta messo piede nella terza stanza della pinacoteca dei musei capitolini, essendomi voltato sulla sinistra, resto meravigliato da due quadri di Tintoretto: “La Maddalena penitente” eIl battesimo di Cristo”.  In questa sede, prenderemo in esame solo il secondo quadro. 

La scena in cui si svolge l'azione del quadro non è ben definita. Sembra, inoltre, che i personaggi, presenti nel “Il battesimo di Cristo”, non siano inseriti in una dimensione terrena, ma che, al contrario, l'ambientazione dell'opera rimandi ad una realtà trascendente. Che il fiume rappresentato sia il Giordano è solo una convenzione. Nulla ci fa presagire che tale fiume sia quello citato nei vangeli, poiché tutta l'azione si svolge su un registro di sogno. Sullo sfondo si percepiscono delle figure simboliche, tratteggiate dall'autore senza alcuna intenzione celebrativa o referenziale. Sono persone che assistono alla scena, senza partecipare al pneuma divino. Al centro della scena: il Cristo. Verità escatologica, Immagine e potenza di Dio sulla terra. In quanto Verità, come apparizione carismatica, il Cristo è la prima epifania presente nell'opera. Fiat imago, la salvezza è resa possibile. Alle sue spalle il Battista in tutta la sua magnanificenza: consapevole e obbediente alla volontà del Padre, viene ritratto proprio nel momento in cui porge dell'acqua sul capo del Emmanuele. L'azione non si esaurisce nel gesto fisico, ma, al contrario, sembra che si propaghi nell'atmosfera intorno e faccia vibrare ogni creatura presente sulla scena. Le piante e il paesaggio si caricano di questa emanazione e subiscono la forza del gesto divino del Battista. L'acqua stessa non è un'acqua semplice e naturale, essa simboleggia e testimonia la capacità che ha Dio di manifestarsi in terra. Infatti, il Giordano è il luogo in cui la volontà di Dio si manifesta al suo popolo, per mezzo dei suoi profeti (esemplare è l'esempio presente nelle scritture in cui Elia viene rapito nelle vicinanze del fiume e trasportato nel regno del Padre). L' acqua, dunque, si trasforma in  Spirito. L'acqua è un simbolo ed ogni simbolo è un imperituro. Seconda epifania presente nell'opera. L'acqua portata vicino al capo del Cristo fiammeggia e trasforma le mere sostanze in un di piu' potenziato alla seconda potenza. Anelito, Dio presente in terra. 




*Domenico, Tintoretto, Battesimo di Cristo.

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