Passa ai contenuti principali

Amore ne avrai, Peppino



Amore ne avrai, Peppino.
Sarà l'amore dei compagni che ti vennero a salutare
non per il lacrimoso addio, ma per ricordare
agli sguardi celati delle finestre
che c'erano
E che noi ci saremmo stati, ancora coi vostri pugni al cielo
a vendicare la tua amara terra
Oggi piange la libertà che le porgevi, come fratello buono,
piange il dolore di Madre che ha perso il figlio più piccolo
Demetra sotto ogni pietra va cercando una scintilla del tuo corpo
impastata d'aridità
Ma sarà nel mare che troverà la tua luce, le braccia
grandi ad abbracciare l'umanità,
nei coralli che troverà i tuoi occhi sorridenti,
dal sole le bacerà la fronte la tua libertà fiera

Amore ne avrai, Peppino.
Sarà il mio amore per te
che conobbi nel sogno dell'uomo migliore
che incontro ogni qual volta si sveglia il popolo
Sarà l'amore di figlia
che misura il piede sulle vestigia sabbiose dei tuoi passi
Il pane è il coraggio che ti vide vivere,
l'acqua è la forza che ti sorprese ad amare,
il vino, la libertà che destò paura e legarono alla morte
Sarà il nostro amore per te
che vivrà per darti vita
fino a quando ti scorgeremo nell'uomo
che si ribella, che resiste, che lotta,
Fino a quando ti accoglieremo in noi
che ci ribelliamo, che resistiamo, che lottiamo

Amore ne avrai, Peppino.
Sarà l'amore del figlio che verrà
che non conoscerà il tuo nome
ma nel coraggio della sua lotta
sentirà risorgere in eterno
il profumo antico della tua libertà


Caterina Di Loreto.

Commenti

Post popolari in questo blog

Alcuni saggi - prova d'istituto - per le olimpiadi di filosofia svolti dagli alunni della Colombo.

A cura di Daniel Filoni Traccia N 5 "Dalla morte , dal timore della morte prende inizio e si eleva ogni conoscenza circa il Tutto. Rigettare la paura che attanaglia ciò che è terreste, strappare alla morte il suo aculeo velenoso, togliere all'Ade il suo miasma pestilente, di questo si pretende capace la filosofia". Franz Rosenzweig" La stella della Redenzione" sostiene che la filosofia coincida con la rimozione della paura della morte. Si crea dunque il paradosso che la paura della morte - insita in ogni uomo-  generi la filosofia, ma che poi la filosofia neghi la morte, tentando di circuire l'uomo attraverso l'idea del Tutto. Il candidato commenti questo passo, sviluppando considerazioni sia di carattere teoretico sia argomentativo, prestando particolare attenzione alla relazione morte-filosofia che attraversa le riflessioni dei filosofi. Di Francesca Rondinella  ( sezione lingua spagnolo) La resurrección de la Filosofía

Alcune riflessioni a proposito del Cile e dei cileni.

Di Daniel Filoni Quando si parla del Cile e dei cileni, secondo il senso comune, oggi, si è soliti pensare a un paese ed a una popolazione nati prevalentemente dal seme fecondante dei conquistatori occidentali, i quali una volta preso possesso di questo territorio hanno sottomesso e schiavizzato le popolazioni native americane, influenzando e cambiando il loro modo di vivere e di pensare. Con questo articolo mi propongo, al contrario, di mostrare quanto invece la situazione sia più complessa e multiforme. Non solo è sbagliato parlare in termini unilaterali di dominio e schiavizzazione da parte dei conquistadores sugli indigeni nativi, ma, alla luce di osservazioni, intuizioni e riflessioni più attente, si potrebbe sostenere che tra i conquistatori e gli schiavi, invece, si sia creata, anche se inconsapevolmente da parte degli occidentali, una compenetrazione di culture, valori e sentimenti provenienti da entrambe le parti. Sicché il Cile oggi più che il prodotto esclusivo delle

La riflessione estetica italiana da Croce ad Anceschi.

L’Arte tra la forma e la sostanza La riflessione estetica italiana da Croce ad Anceschi Nel 1928 Benedetto Croce dà alle stampe un’opera dal titolo Aesthetica in nuce , originariamente nata quale voce da inserire nella importante «Encyclopedia Britannica», e che riassume in un certo senso il suo pensiero circa la filosofia dell’arte. Secondo Croce, il problema attuale dell’estetica è quello di restaurare e recuperare la classicità contro l’estetica del romanticismo; recuperare, in altri termini, il momento sintetico, teorico e formale, che è quanto di più proprio dell’arte, rispetto all’elemento affettivo , predominante invece nella tradizione del Romanticismo. E si pensi ai paesaggi impetuosi di William Turner o alla malinconia che traspare dai tramonti di Caspar David Friedrich, o ancora all’italiano Francesco Hayez, autore di un quadro come Il bacio (1859), divenuto negli ultimi tempi una vera icona pop. Ma si potrebbe pensare, in letteratura, ad autori come Leopardi, B