Roma, Bologna, Parigi, Milano, Roma, maggio 2013
Mimicking Birds… mimando gli uccelli, salendo su un treno per Bologna con l’idea di stare un giorno o due... per conoscere nuove persone, nuovi posti. E così il treno successivo non tornava a Roma ma andava lontano, di notte, in direzione Parigi.
Secondo me gli uccelli fanno proprio così; liberi, imprevedibili, cambiano rotta, vanno, a volte tornano, a volte no.
In questo volo la musica non può mancare, nelle orecchie, nella testa, nel cuore; dà profondità a ciò che mi circonda, mi fa sentire al centro del mondo; volti, passi, strade, cielo, terra, tutto sembra essere lì per te.
Così oggi parlo della musica che mi ha accompagnato in questi pochi giorni ed in particolare proprio dei Mimicking Birds: Stati Uniti, West Coast, Portland, Oregon; prodotti da Isaac Brock, voce e chitarra dei Modest Mouse.
I Mimicking Birds sono stati per me una scoperta fortuita, li ho pescati dalla colonna delle anteprime di youtube. C’è così tanta roba in rete ma ho capito nel tempo che le cose che ti restano dentro e a cui ti leghi davvero non possono essere molte. Ti innamori della musica come di una donna, è una questione di incastri.
Mimicking Birds è anche il nome del loro primo album, per me un autentico capolavoro; non ha equilibrio e fatta eccezione per la terza traccia che seppur dal sapore nostalgico sembra l’unico momento di luce, fioca a dire il vero, il resto assume un linguaggio quasi monocromatico ed è proprio per questo motivo che il disco va ascoltato con la testa, capito, scoperto nei suoni e nelle armonie.
Fatto ciò si potrà anche non condividere il mio elogio, del resto, per fortuna, funziona così anche con le donne.
Gli undici brani sono legati tra loro da una trainante dinamica introspettiva, a volte angosciosa, a volte più malinconica, comunque sempre portatrice di un’intensità che non cala mai. Così, se vi nutrite di musica per sintonizzare la vostra anima su queste frequenze, vi assicuro che questo album potrà accompagnarvi nei momenti speciali, quando vorrete dedicarvi un po’ del vostro tempo per starvene soli con i vostri pensieri.
Chitarra acustica, archi, tastiere, leggere distorsioni, accompagnano la voce fragile e profonda di Nate Lacy in un volo imprevedibile, lasciatevi portare, fidatevi.
(Luca Romano)
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