Frammenti di spazio uniti in una carne.
Ho attraversato macerie
di un mondo in rovina
prima di conoscere te.
Fessure in un cielo sfibrato
velavano violente tempeste.
E il giorno, il giorno,
annientava
le rocce e pensieri in punta di
dita
che passavano l’uno dopo l’altro.
Tu fosti la mia rinascita,
ho oltrepassato in te i miei
dirupi,
la stella innocente e bianca
che investe il tempo e lo
vivifica.
Tu sola conosci il fondo della
mia anima.
Se è grande o misera non
importa.
Siamo una sola carne ora
e solo questo oggi è ciò che
conta.
Perchè ora che sono al tuo
fianco,
anche il mondo mi sembra
un fiore appena sbocciato.
A Roma, dove morivo di noia,
ho conosciuto Te, Mercedes.
Da allora la mia vita somiglia
a un cielo limpido e stellato
in cui abita e vive la passione.
Misteriosa e fiera, come chi ama,
custodisci e fortifichi il mio
spirito,
proteggendolo dall’afflizione.
Cos’io, ispirato da segreti,
cammino per Buenos Aires
preso nelle reti dell´amore.
Da quando sei entrata
nella mia vita, i giorni
sono pieni di bellezza immortale.
Ora dopo ora,
attimo dopo attimo,
tenero e giovane fiore straniero,
io non credevo
ti saresti impossessata
del mio cuore.
Io metà muto, metà loquace,
sono colui che donerebbe tutto
per una vita di passione.
Venne una donna,
col suo respiro
sul mio corpo.
Portava un fiore tra i capelli.
Era adornata di cose semplici:
dedizione, costanza e sincerità
gemmazioni che il nostro secolo
ha ridotto in polvere.
Dal suo sorriso e dal suo
pensiero
steli di luce s’innalzano
come alberi nella notte.
Ed io sono un vaso
che accoglie
il suo splendore.
Daniel Filoni
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